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Solo "eco” è logico

Una coltivazione che favorisce la natura? Ovviamente!

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L’ecosistema dei meleti
Così si chiude il cerchio
 
L’ecosistema dei meleti
Ogni meleto della Val Venosta è un ecosistema per sé e funziona nel piccolo come nel grande. Il segreto si trova nell’equilibrio. Se ci sono abbastanza insetti utili così che i parassiti non predominino, se la biodiversità viene incrementata e se gli spazi vitali vengono protetti è possibile una coltivazione in sintonia con la natura. Nella Val Venosta i contadini comprendono l’importanza non solo di prendere, ma anche di dare, e così il cerchio si chiude.

Promuoviamo la Biodiversità

Come si può non solo proteggere, ma anche promuovere in modo sostenibile l'ecosistema? I contadini della Val Venosta lo hanno imparato negli anni: costruiscono muretti a secco e hotel per insetti, offrono opportunità di nidificazione, creano strisce fiorite e assicurano così che nei loro frutteti ci siano sufficienti rifugi e habitat per animali e piante. Il risultato: frutteti vivaci e abbastanza animali utili che tengono lontani i parassiti in modo naturale. Lavoriamo anche a stretto contatto con gli apicoltori della Val Venosta per attuare progetti di protezione delle api. Per esempio, abbiamo già creato diverse aree di pascolo per le api in Val Venosta in collaborazione, o promuoviamo coltivazioni amiche delle api.
 
 
 
 
 
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Il nostro contributo all’equilibrio
Da dove viene l’acqua nella Val Venosta
 
Il nostro contributo all’equilibrio
Come è possibile non solo proteggere l’ecosistema, ma proteggerlo in modo sostenibile? I contadini della Val Venosta lo hanno imparato con gli anni: costruiscono muri a secco, hotel per insetti e iglù di pietra, offrono nidi in cespugli e alberi, piantano strisce floreali e creano così abbastanza rifugi e spazi vitali per piante e animali. Il ringrazio: vita animata nei frutteti e animali utili a sufficienza per allontanare i parassiti in modo naturale.
Malgrado le condizioni sfavorevoli i contadini della Val Venosta hanno trovato un modo per far prosperare i loro frutteti. Utilizzano l’acqua di disgelo delle montagne nei dintorni, la quale viene conservata nel fiume Adige, nelle roggie (canali di irrigazione), in bacini e pozzi.

Irrigare in modo sostenibile

L’acqua di disgelo è preziosa, soprattutto perché nella Val Venosta ne dipendono 1.700 contadini. Per questo viene usata con molta cura. Non solo l’uso di un sistema di irrigazione ben ponderato è d’aiuto, ma anche un metodo efficace per risparmiare le risorse: l’irrigazione a goccia, installata vicino al tronco, annaffia a gocce soltanto la zona delle radici. Questo comporta un risparmio d’acqua fino al 50%. Presto nella Val Venosta verrà dunque usata solamente l’irrigazione a goccia.