Leader del biologico: siamo sulla buona strada!

Con lo sguardo rivolto al futuro

Noi e la natura
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Un richiamo sempre più forte

Da ormai qualche anno sempre più consumatori desiderano più alimenti biologici, e anche in Val Venosta sempre più coltivatori passano ai metodi di produzione biologici. Già una superficie grande come 870 campi da calcio è coltivata secondo le normative sul biologico. Entro il 2021 la superficie aumenterà di circa la metà. Ma chi crede che in campo biologico siamo ancora agli inizi, si sbaglia; siamo già nel vivo degli eventi, perché si tratta di raggiungere un grande obiettivo: diventare leader del settore per la frutticoltura europea!

Passo dopo passo

Sono già in corso numerose iniziative per incentivare le biocoltivazioni in Val Venosta. Per esempio offriamo ai nostri membri consulenza tecnica e supporto per il passaggio a metodi sostenibili.
Esiste già una check-list per le misure di “ecologizzazione”, che deve guidare i coltivatori, passo dopo passo, verso una coltivazione rispettosa dell’ambiente. Tramite diverse formazioni vengono accompagnati dai nostri partner del network dalla coltivazione biologica fino alla certificazione.
Da tempo i consumatori hanno già la possibilità di tracciare le loro mele fino al luogo di origine. Sul portale Online-Portal BioGraphy potete conoscere i vostri bio-coltivatori e apprendere tante cose interessanti sulla loro passione!
Passi avanti e nuovi obiettivi

Ma in Val Venosta ci si dà da fare anche in altro modo. Una pietra miliare sulla strada per diventare leader del biologico è costituita dal nuovo impianto di bio-imballaggio, che entrerà in funzione nell’autunno 2019 presso la cooperativa Juval. Mentre finora tutte le sei cooperative erano autonomamente responsabili di immagazzinaggio e cernita, ora vi è un punto di snodo centralizzato.
Nel nuovo impianto di imballaggio certificato tutte le mele biologiche venostane saranno in futuro immagazzinate, cernite e successivamente confezionate secondo i metodi più innovativi. Alcune delle mele che usciranno presto dall’impianto di imballaggio si presenteranno in una nuova confezione di puro cartone, che protegge i frutti anche senza plastica ed è completamente riciclabile. L’effetto è una presentazione di gran gusto, che fa subito venire voglia di dare il primo morso alle mele biologiche.

Accanto ai successi ci sono naturalmente anche obiettivi ancora da raggiungere: per esempio Bio Val Venosta vorrebbe presto rifornire di mele biologiche per tutto l’anno i circa due terzi dei suoi acquirenti esteri. Nei prossimi anni la coltivazione dovrà inoltre essere trasformata secondo le rigide normative biodinamiche di Demeter.
Fino a quel momento, e anche dopo, la parola d’ordine per tutti è: 
avanti a tutta forza … lungo la strada per diventare leader del biologico!

Vi state chiedendo come funziona nella pratica il mondo “bio”?
Allora continuate a cliccare e leggete tutto sulla produzione biologica!
 

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